L’analisi grafologica richiede una lettera manoscritta recente, meglio se accompagnata da ulteriore documentazione vergata in precedenza.
In particolare per gli adolescenti è imprudente la valutazione svolta su un unico documento del momento, è preferibile per il grafologo avere a disposizione lo sviluppo della grafia dai 10 anni in poi, anche attraverso semplici fogli di quaderni scolastici.
La scrittura deve essere in originale, infatti fax, fotocopie e scannerizzazioni ne alterano il tratto e non permettono al grafologo la valutazione della pressione.
Il saggio, di 10/15 righe almeno, deve essere eseguito:
- su foglio di carta non rigata (A4);
- scritto spontaneamente (né sotto dettatura, né copiatura, né a memoria);
- completo di firma e data.
Le scelte del mezzo scrittorio possono essere varie: purtroppo l’utilizzo della penna stilografica è ormai in disuso (strumento che permetteva di cogliere al meglio le sfumature ed i chiaroscuri) ed è comune l’uso della penna a sfera, o biro, che consente comunque di svolgere una buona valutazione dello scritto.
E’ invece sconsigliato l’uso del feltro e del pennarello, che diventa una complicazione per il grafologo, uniformando il tratto e rendendo quasi impalpabili le sottili differenze di pressione. In questo caso diventa comunque utile domandare allo scrivente se lo usi abitualmente e la risposta, se affermativa, si rivela di per sè indicativa:
“Se pensiamo in termini di sensibilità – quasi artistica – appare chiaro che amare un tratto pastoso e quasi pesante, come quello che propone il pennarello grosso, evochi una sensorialità che fa corpo con l’atto scrittorio, e la penna si apparenta allora alla pennellata del pittore”. ( Nicole Boille, 2006).
La stessa scelta del colore non è mai casuale: la penna “blu” o “nera” racchiude un significato di cui possiamo trovare risposta nel simbolismo dei colori.
Sarà necessario inoltre allegare l’indicazione del sesso dello scrivente, età, livello di studi e culturale, eventuale mancinismo e attuale professione oltre alla comunicazione di malattie organiche accertate, anche se lievi, in quanto possono alterare il gesto grafico.
Approfondimento: GLI AMBITI DELLA GRAFOLOGIA