L’ educazione del gesto grafico sta sempre più diventando una necessità nel primo ciclo scolastico: un cattivo apprendimento della scrittura nelle prime fasi e l’uso eccessivo di computer, tablet, cellulari stanno producendo un aumento di casi di difficoltà nella scrittura, con maldestrezze, rigidità, lentezze.
Saper scrivere armoniosamente, senza ridurlo ad un mero fattore estetico, aiuta invece a ben comunicare.
- Si tasmette il proprio pensiero – strutturandolo,
- Si da forma ai propri sentimenti – gestendoli,
- Si costruisce il ritmo delle proprie emozioni – socializzandole.
“La scrittura è qualcosa di sè che esponiamo allo sguardo dell’altro”, di cui si fa giudice nostro malgrado.
Cosa prova un bambino con difficoltà nella scrittura? Che senso di fallimento? Tanto più se viene valutato come svogliato, maldestro, disordinato, irrispettoso verso chi lo legge. La sua autostima viene colpita alla base, fin dall’inizio del percorso scolastico, minando la sua crescita in capacità di apprendere ed impegnarsi con generosità.
Ma le buone notizie ci sono sempre!
L’ educazione del gesto grafico, offerta da un grafologo formato in tal senso, riesce a far riemergere quella fiducia in se stessi che sembrava perduta: i bambini, divertendosi (questo è uno degli aspetti più importanti!) acquistano in scioltezza e leggibilità: scrivere diventa in breve tempo un piacere e non più un’attività faticosa.
Il percorso col grafologo non prevede un lavoro sulla bella calligrafia di vecchia memoria, ma una serie di esercizi grafici proposti in maniera ludica e accattivante, creando in breve tempo col bambino una proficua alleanza per raggiungere l’obiettivo. La soddisfazione dei risultati raggiunti aumenteranno la sua autostima ed il percorso scolastico recupererà l’azione stimolante che deve avere sulla giovane mente in crescita.