Balbuzie e ADHD
E’ stimato che il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività colpisca approssimativamente dal 3 al 5% dei bambini in età prescolare (DSM IV-TR, 2001) e la prevalenza di diagnosi associata di balbuzie non è conosciuta, ma studi preliminari pubblicano una variabilità dal 4% (Arndt & Healey,2001) al 26% (Riley & Riley, 2000). Counture suggerisce che all’incirca il 10-20% dei bambini che balbettano esibiscano anche il Disturbo di Attenzione /Iperattività. Senza entrare nel merito delle caratteristiche diagnostiche, per le quali rinviamo alle sedi più opportune, citiamo soltanto che la metodologia del trattamento prevede diverse strategie e le presentiamo in sintesi:
- approccio farmacologico con psicostimolanti, antipertensivi e antidepressivi
- risvolti educazionali
- promozione del comportamento appropriato
- servizi di supporto per genitori e bambini
Negli USA all’incirca 9 bambini su 10 ricevono medicinali almeno per un certo periodo del disturbo (Reid, Maag, Vasa & Wright, 1994) e sebbene diverse associazioni operino sia a livello internazionale che nazionale per arginare l’uso di psicofarmaci in età infantile, purtroppo anche il nostro paese può rischiare di diventare terreno fertile all’abuso di farmaci.
I casi di balbuzie ed ADHD in trattamento farmacologico presentati negli studi (Healey and Reid, 2003) sono pochi ed attualmente soltanto 3 individui riportano un peggioramento della fluenza a fronte dell’assunzione del farmaco. E’ pertanto utile sensibilizzare i genitori al monitoraggio della balbuzie qualora il loro figliolo sia sottoposto al trattamento per il disturbo di Attenzione/Iperattività. Può rendersi necessario, per il benessere e la qualità di vita del bambino, sospendere il farmaco o diminuirne il dosaggio, sempre previo confronto e indicazione del medico o della struttura che l’ha in cura.
I casi di balbuzie ed ADHD in trattamento farmacologico presentati negli studi (Healey and Reid, 2003) sono pochi ed attualmente soltanto 3 individui riportano un peggioramento della fluenza a fronte dell’assunzione del farmaco. E’ pertanto utile sensibilizzare i genitori al monitoraggio della balbuzie qualora il loro figliolo sia sottoposto al trattamento per il disturbo di Attenzione/Iperattività. Può rendersi necessario, per il benessere e la qualità di vita del bambino, sospendere il farmaco o diminuirne il dosaggio, sempre previo confronto e indicazione del medico o della struttura che l’ha in cura.
Scrivi un pensiero