La balbuzie in eta’ pre-scolare
Agli operatori del settore è noto come chi balbetta possa essere percepito negativamente e come i piccoli balbuzienti siano spesso vittime di atti di bullismo e di prese in giro.
Uno studio di recente pubblicazione, che necessita di successive validazioni visto l’esiguo numero di partecipanti, evidenzia che in età pre-scolare, nella maggioranza dei casi, le risposte dei coetanei di fronte a verbalizzazioni disfluenti sono generalmente positive o al massimo neutre.
Una limitata percentuale indica però che la balbuzie ha insito in sè il potenziale di elicitare risposte negative e peggiorare le relazioni dei bambini che ne sono affetti.
Può accadere, sebbene raramente, che i piccoli balbuzienti vengano esclusi dai giochi comuni e che di conseguenza non possano progredire come gli altri nell’acquisizione delle competenze sociali.
A loro va pertanto data, dal personale scolastico, un’attenzione personalizzata nell’accompagnarli nel difficile percorso della crescita.
I risultati di un’ulteriore ricerca compiuta in Australia (Langevin et al., 2008) sottolineano i benefici positivi nell’implementazione di un’ adeguata educazione scolastica al disturbo di balbuzie. Il suggerimento indirizza ad un’ opera di sensibilizzazione che includa discussioni su somiglianze e differenze tra bambini balbuzienti e coloro che non lo sono, per aumentare e stimolare l’accettazione; un dialogo aperto sulla balbuzie può alleviare la frustrazione provata dagli ascoltatori e dare l’opportunità di apprendere strategie per rispondere positivamente.
I risultati suggeriscono inoltre come il progetto educativo, per ottenere il successo sperato, debba coinvolgere una persona che balbetta.
Una politica di sensibilizzazione e conoscenza del problema risulta di fondamentale importanza per proteggere, motivare e stimolare, fin dalla più tenera età, la capacità di relazionarsi in maniera aperta e senza timore di essere giudicati o derisi.