Tag: Motivazione

Ascolto come aria…

Se in questo stesso momento l’aria della stanza dove ora vi trovate venisse risucchiata fuori, che cosa vi succederebbe? Non pensereste ad altro che a procurarvi aria. La vostra unica motivazione sarebbe la sopravvivenza. Ma adesso che avete l’aria, essa non vi motiva. Ecco una delle più grandi intuizioni nel campo della motivazione umana: i bisogni soddisfatti non motivano. Sono solo i bisogni insoddisfatti a motivare.

Dopo la sopravvivenza fisica, il più grande bisogno di un essere umano è la sopravvivenza psicologica: essere compreso, accettato, stimato, apprezzato.

Quando ascoltate con empatia un’altra persona le date aria psicologica.

Tratto da: “I principi di Stephen R. Covey”, FrancoAngeli Trend

Resilienza & tempi moderni

Mai come ora in tempi di recessione economica e crisi istituzionali si fa necessario che ognuno di noi sia resiliente e porti avanti i suoi obiettivi con spirito indomito e perseveranza, quasi fosse una sfida verso le circostanze. Siamo padroni delle nostre vite ed abbiamo possibilità di scelta, sempre, anche nelle situazioni più avverse. E’ il nostro sentirci coinvolti e impegnati che ci rende parte attiva di mutamenti e prese di decisione. A qualsiasi livello, dal più basso al più alto, e viceversa.
Nessuno escluso.
Quando ci coglie la netta sensazione di aver perso il controllo della situazione, o meglio, di non averlo mai posseduto… ricordiamo che stiamo rischiando di scivolare in un ottimo alibi per non sentirci responsabili, di noi, e degli altri.

E qualora l’orizzonte ci sembri talmente fosco da non distinguerne più i contorni… E che tutto concorra nel farci perdere la fiducia nel domani…

Chiediamo aiuto.

Ed apriamoci a qualcuno che ci ascolti veramente, che non proietti su di noi le sue personali  aspirazioni e/o angosce, per  raggiungere quelle risorse  nascoste nel nostro animo spaventato, ma che vivificano la luminosa scintilla d’oro: la speranza. 

 

Concludo citando un passo di Cunsuelo Casula, tratto dal libro “La forza della Vulnerabilità”.

La resilienza è la forza delle persone che, nonostante siano state ferite, si considerano non vittime ma utilizzatori delle proprie risorse e si preparano a recuperare le risorse necessarie per affrontare il futuro con speranza progettuale. La parola resilienza (dal latino resilire, rimbalzare) in fisica indica la proprietà dei materiali di riprendere la forma originaria dopo aver subito un colpo. In sociologia e psicologia evidenzia la capacità umana di superare le difficoltà della vita con elasticità, vitalità, energia, ingegnosità. Resilienza è l’abilità di superare le avversità, di affrontare i fattori di rischio, di rialzarsi dopo una crisi, più forti e più ingegnosi di prima: è l’abilità di superare le ingiustizie della vita senza soccombere.

Non rinunciare…

Quando le cose vanno male come a volte accade,
Quando la strada che stai percorrendo sembra farti arrancare in salita,
Quando i soldi sono pochi e i debiti tanti,
E tu vuoi sorridere ma ti trovi a sospirare,
Quando le preoccupazioni ti schiacciano,
Riposati, se devi, ma non mollare.
La vita è bizzarra con i suoi colpi di scena,
come ognuno di noi a volte impara,
e spesso il fallimento fa un’inversione di marcia,
Quando avrebbe potuto vincere se avesse resistito,
non mollare se il ritmo sembra lento,
puoi riuscire al prossimo colpo.
Il successo è il fallimento rovesciato,
il colore argenteo delle nuvole del dubbio,
e non si può mai dire quanto ci sei vicino,
potrebbe esserti accanto quando ti sembra così lontano,
perciò aderisci alla lotta anche se sei duramente colpito,
è quando le cose sembrano peggiori che non si deve rinunciare.
Di tutte le parole scritte o pronunciate
queste sono le più tristi: “Sarebbe potuto essere!”

Don’t Quit – di John Greenleaf Whittier

 

 

La vita è come il caffè

Un gruppo di alunni, affermati nelle loro carriere, andarono tutti insieme a trovare il loro vecchio professore dell’Università. Dopo un pò che erano lì la conversazione si trasformò in una serie di lamentele sullo stress del lavoro e della vita. Volendo offrire del caffè ai suoi studenti il professore andò in cucina e ritornò con una grande caraffa con del caffè e un vasto assortimento di tazzine: di porcellana, di plastica, di vetro, di cristallo; alcune molto decorate, alcune molto pregiate, alcune molto esclusive – e disse loro di servirsi da soli.

Quando tutti gli studenti ebbero preso le tazzine in mano, il professore disse:

“Se notate bene, tutte le tazzine più belle e pregiate sono state scelte, sul vassoio sono rimaste le più semplici ed economiche. E’ normale per voi volere solo il meglio per voi stessi, ma questo è la causa dei vostri problemi e del vostro stress. Potete essere certi che la tazzina non aggiunge qualità al caffè. Nella maggior parte dei casi è solo più cara e a volte nasconde quello che bevete.

Quello che tutti voi volevate veramente era il caffè, non la tazzina, ma coscientemente avete scelto le tazzine migliori e poi avete incominciato anche a guardare quelle degli altri. Ora considerate questo: la vita è il caffè. Il lavoro, le case, le macchine, le cose, e la posizione nella società sono le tazzine e sono soltanto usate per contenere e tenere la vita. Il tipo di tazzina che noi abbiamo non determina nè cambia la qualità della vita che viviamo.

A volte, concentrandoci solo sulla tazzina, non riusciamo a goderci il caffè. Gustate il caffè, non le tazzine!

Le persone più felici non hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da tutto quello che hanno.

Vivete semplicemente.
Parlate gentilmente.
Prendete a cuore le situazioni.
Amate generosamente”.

– Autore sconosciuto

 

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