Balbuzie e bilinguismo: una questione ancora aperta
Nella società contemporanea il bilinguismo costituisce un innegabile vantaggio e le recenti pubblicazioni in merito hanno creato apprensione tra i genitori: uno studio di Howell et al. affermava infatti come apprendere due lingue durante l’età prescolare aumentasse il rischio di sviluppare il disturbo di balbuzie diminuendo, in contemporanea, la possibilità di una sua risoluzione spontanea.
Un articolo successivo (A. Packman, M. Onslow, S. Reilly, J. Attanasio,R. Shenker, Arch Dis Child March 2009 Vol 94 No 3 ) rifiuta le conclusioni raggiunte dal suddetto progetto di ricerca, in quanto l’ indagine statistica sembra sia stata effettuata su una popolazione di bambini bilingue di una coorte clinica, invalidandone pertanto i risultati.
Gli autori della rettifica suggeriscono invece che il metodo corretto per indagare una possibile correlazione tra balbuzie e bilinguismo sia effettuando uno studio epidemiologico.
Un articolo successivo (A. Packman, M. Onslow, S. Reilly, J. Attanasio,R. Shenker, Arch Dis Child March 2009 Vol 94 No 3 ) rifiuta le conclusioni raggiunte dal suddetto progetto di ricerca, in quanto l’ indagine statistica sembra sia stata effettuata su una popolazione di bambini bilingue di una coorte clinica, invalidandone pertanto i risultati.
Gli autori della rettifica suggeriscono invece che il metodo corretto per indagare una possibile correlazione tra balbuzie e bilinguismo sia effettuando uno studio epidemiologico.
In attesa di ulteriori conferme o smentite, ci sentiamo in dovere di invitare alla cautela, contenendo l’allarmismo a fronte di notizie che devono ancora superare il vaglio della comunità scientifica internazionale.
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