Balbuzie e teleaiuto

E’ di questi giorni la divulgazione di un trial di ricerca (Carey, O’Brian, Onslow, Block, Jones, Packman, 2009) che ha avuto luogo in Australia, pubblicato da una nota rivista per gli addetti del settore: l’ International Journal of Language & Communication Disorders.
La sperimentazione è stata compiuta su 40 adulti che balbettano: 20 di loro hanno ricevuto il programma di trattamento (Camperdown Program) in modalità faccia a faccia come di consueto, mentre ad altri 20 il programma è stato erogato in modalità teleaiuto (via telefono). Rispettivamente a 6 e 12 mesi dal trattamento gli esiti ottenuti dai 2 gruppi sono paragonabili. Ma non solo. Il tempo impiegato per conseguire il risultato è stato minore per la soluzione somministrata in teleaiuto. Questa notizia apre ad altre ed inedite possibilità mai pensate prima: il progresso tecnologico e la sua costante evoluzione possono offrire rinnovate speranze a chi desidera affrontare il problema balbuzie.
L’utilizzo di internet e dei suoi canali, fornendo un trattamento balbuzie in video-conferenza, permetterebbe di abbassare i costi ed abbattere i muri della distanza. L’accesso ai trattamenti sarebbe così possibile ad un più ampio numero di persone, in particolare agli adulti che l’hanno escluso per problematiche di denaro e tempo.
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