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Balbuzie ed insegnanti

La balbuzie è un disordine della comunicazione che inteferisce con l’abilità di parlare fluentemente. Coinvolge la ripetizione, il prolungamento o i blocchi di suoni, sillabe o parole.
Quando un bambino balbetta le sue performance scolastiche e la vita sociale possono esserne affette: può capitare che esiti ad alzare la mano in classe, a leggere a voce alta, che finga di non conoscere una risposta quando è interrogato dall’insegnante o eviti di parlare con gli altri bambini della classe. Alcuni bambini che balbettano non hanno sentimenti negativi associati al loro parlato, mentre altri possono esserne frustrati, ansiosi, imbarazzati o semplicemente intimiditi.
E’ importante sapere che le emozioni del bambino balbuziente possono non essere correlate al grado di severità della disfluenza. A volte bambini che balbettano poco possono sentirsi imbarazzati ed infelici mentre altri con un disturbo più severo non si sentono a disagio nel parlare davanti a tutta la classe.
Il ruolo dell’insegnante si rivela di primaria importanza nella gestione di disturbi che coinvolgono il linguaggio, l’attenzione al bambino nella sua totalità e non solo al mero apprendimento, possono avere risvolti decisivi nel vissuto di chi vive un disagio, qualsiasi esso sia. La collaborazione tra corpo docente, famiglia e gli operatori balbuzie che hanno in trattamento il bambino ha come scopo fondamentale la costruzione della fiducia di base ed il miglioramento della qualità della vita. Puoi liberamente scaricare: [download id=”1″]
Ecco qui di seguito le domande che di sovente si pongono gli insegnanti di un bimbo balbuziente:

Cosa dovrei fare quando un bimbo della mia classe balbetta ?

La prima cosa da fare è essere voi stessi dei buoni comunicatori …

  • Mantenete il contatto oculare almeno fino a quando non ha finito di parlare.
  • Cercate di non finire frasi o parole per lui.
  • Fate comprendere al bimbo con le vostre azioni ed il linguaggio del corpo che prestate ascolto a cosa dice e non a come lo dice.
  • Spronatelo ad esporre le proprie opinioni e non temete di coinvolgerlo alla partecipazione attiva della classe.
  • Se avete l’occasione di un dialogo a tu per tu e percepite l’apertura o addirittura parla direttamente con voi del suo problema ditegli chiaramente che il fatto che balbetta per voi non costituisce un problema e che lo comprendete.
  • Modellate i turni di dialogo – stando in silenzio un paio di secondi prima di rispondere – e inserite più pause nel vostro discorso per ridurre la pressione comunicativa.
  • Non fate osservazioni come “calmati”, “prendi fiato”, “ pensa a ciò che vuoi dire, poi dillo” etc. Spesso suggerire di rilassarsi, di star calmi , di pensare prima di parlare serve per coloro che han problemi in altri disordini comunicativi, ma non serve per la balbuzie.
  • Alla prima occasione di incontro coi genitori parlate loro direttamente del disturbo di balbuzie del figlio e di come potete affrontarlo insieme, esortandoli a contattare un operatore balbuzie o un altro specialista in problemi del linguaggio, specialmente se il bimbo ha compiuto gli 8 anni d’età.

Devo ricordare al bambino di utilizzare le tecniche per il controllo della fluenza che ha appreso durante il trattamento?

L’apprendimento di una tecnica è un percorso a lungo termine, pertanto non intervenite in merito fino a quando non vi sarà espressamente richiesto dai genitori, dall’operatore o dal bimbo stesso.

Cosa devo fare quando il bimbo balbuziente attraversa una giornata particolarmente difficile ?

E’ sempre meglio chiedere al bambino cosa preferisce che voi facciate.
I bambini che balbettano non sono tutti uguali e vi è un largo raggio di possibili differenze nei loro desideri. Un bimbo potrebbe preferire che l’insegnante lo tratti come in qualsiasi altra giornata, interpellandolo spontaneamente o facendolo leggere a voce alta. Un altro magari preferisce che l’insegnante riduca temporaneamente le aspettative nella sua partecipazione verbale, chiamandolo solo se la sua mano è alzata o permettendogli di non leggere a voce alta se non lo desidera.

Cosa devo fare quando un bambino che balbetta interrompe un altro bambino ?

Gestite le interruzioni come fareste per un bimbo che non balbetta.
I bambini balbuzienti a volte interrompono gli altri perché è più facile parlare mentre gli altri stanno parlando, per intenderci “parlargli sopra”. Non siamo sicuri della ragione per cui sia più semplice , può darsi che il motivo risieda nel fatto che il parlare sopra un altro desti minor attenzione, proprio nell’istante in cui all’inizio frase è più facile che si instauri il blocco. Sebbene per il bimbo che balbetta sia facilitante, è utile che impari le regole della buona comunicazione come qualsiasi altro bambino della vostra classe.

Come posso facilitare le interrogazioni ai bambini balbuzienti ?

Ci sono molte cose che potete fare per aiutare a fare in modo che i reports orali si rivelino un’esperienza positiva per il bimbo che balbetta. Insieme, voi ed il bambino, potete sviluppare un piano, considerando i seguenti fattori :

  • L’ordine : considerate se preferisce essere il primo ad essere chiamato, nel mezzo o per ultimo.
  • La dimensione dell’audience : valutate se preferisce essere interrogato da solo, in piccolo gruppo o davanti a tutta la classe
  • Pensate a fargli far “pratica comunicativa”. I modi in cui può allenarsi nell’esperienza della comunicazione, della ripetizione della lezione, possono essere i più svariati : con voi, con un amico, coi famigliari, con l’operatore se già è in trattamento.
  • Valutate se i criteri di valutazione vanno modificati, ed in che maniera, a causa della balbuzie.

La lettura davanti a tutta la classe

E’ comune che chi balbetta abbia difficoltà più intense durante la lettura, in quanto non è possibile effettuare cambi di parola, starter o circonlocuzioni per evitare l’insorgere del blocco. Potete ben immaginare quale grado di ansia il bambino debba provare nell’attesa del proprio turno : sono momenti a volte umilianti e che ingenerano le risate di sottofondo dei compagni di classe. Quando ciò accade l’autostima ne viene innegabilmente minata.
Come aiutare il bambino senza esonerarlo dal momento della lettura , pena il farlo comunque sentire diverso dagli altri e strutturare l’evitamento delle situazioni temute ?
E’ assodato che la lettura corale faciliti la fluenza e può risultare utile implementare nella classe questa attività.
L’insegnante può stabilire momenti di lettura a coppie, in gruppo, o di tutti gli alunni in contemporanea per far provare al bimbo la concreta realtà di essere uguale a tutti gli altri e il non venire escluso dai compiti comuni . E’ importante che questa modalità, qualora venga utilizzata, sia svolta con naturalezza e costanza, senza far pesare al bambino balbuziente che l’attività è appositamente impiegata per lui.

Bibliografia :
Stuttering : Straight talk for teachers. The Stuttering Foundation, Publication N. 0125
A Handbook on stuttering, Oliver Bloodstein & Nan Ratner, sixth edition, Thomson.

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