
Gli elementi del grafismo
L’ analisi della scrittura secondo la grafologia francese si struttura secondo un modello logico articolato in generi e specie. Spazio, forma, movimento e tratto sono i 4 generi che per primi vengono valutati nella loro reciproca dinamica, unica per ogni grafismo.
Spazio
L’elemento spazio si riferisce:
- all’impostazione del testo nella pagina, inteso come atto sociale di presentazione di sè;
- alla presa di possesso dello spazio in qualità di riflesso della natura profonda dello scrivente; la ripartizione delle masse bianche e nere ed i significati simbolici sottesi ci parleranno del dialogo tra conscio e inconscio e della natura profonda della persona. A titolo di esempio valuteremo il bianco che intercorre tra le righe, tra le parole e tra le lettere, nonchè i margini destro e sinistro, la posizione della firma e dei paragrafi.
Forma
Comunica l’immagine di sè che un individuo esprime all’esterno, indicativa sia del suo modo di essere che delle sue aspirazioni. Un grafismo più o meno affrancato dal modello scolastico riflette le attitudini al conformismo, all’originalità, alla creatività. E’ necessario che si evolva in concomitanza allo sviluppo psicologico della persona senza dimenticare le regole apprese, pena il rischio di perdere in chiarezza e comprensibilità.
Le forme personali scelte ci parlano del punto di incontro tra l’ identità della persona e l’ambiente in cui vive. Suddivisione di base del genere forma è la distinzione tra forme calligrafiche, convenzionali o personalizzate, a cui si aggiungono 36 specie ca. ( es. gonfiata, confusa, filiforme, a colpo di frusta, ovoidale etc.)
Tratto
Innato e costituzionale, esprime gli aspetti più profondi della personalità. Informa sulla salute psichica e fisica della persona e sempre si deteriora in caso di dipendenze, di malattie organiche o psichiche. E’ un indice assai rilevante nelle perizie, in quanto riuscire a contraffarlo è praticamente impossibile.
Necessita di un’attenta analisi e viene studiato nei suoi elementi di appoggio, leggerezza, pastosità o nitidezza, curvinearità e rettilinearità, nonchè velocità o lentezza, a cui si aggiungono ulteriori indici più particolareggiati.
Movimento
E’ il “Motore” del gesto grafico, gli da slancio e vita. Nasce da un impulso del tutto inconsapevole, istintivo e spontaneo, è l’elemento più espressivo. Esso non può mai essere disgiunto dalla forma o dallo spazio altrimenti sarebbe un puro esercizio nell’aria. La qualità del movimento consiste nella capacità di padroneggiare i gesti spontanei al fine di stabilire un dialogo vitale tra impulso e controllo.
Quando il movimento dialoga in modo armonico con la forma, l’energia psichica messa in moto può tradursi in un processo evolutivo, visibile nel grafismo.
Forma e Movimento integrati producono sinergia tra le variabilità psichiche e attivano possibilità di rinnovamento interiore. (cit. Dizionario di Grafologia, Daniela Serrati, Lasergrafica Polver).
Alcuni tipi di movimento: barrato o sbarrato, dinamico, effervescente, fluttuante, immobile impennato, scorrevole, lanciato, vibrante, tumultuoso. Ognuno si caratterizza per specifici segni grafologici, con significati precisi che vanno valutati in correlazione agli altri aspetti del grafismo.
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