
I benefici della scrittura
Potrebbe sembrare che nell’era della tecnica l’amore per la scrittura a mano riveli un gusto retrò da “dinosauri digitali”, invece una serie di studi scientifici ci dimostrano come sia una pratica salutare: importante per il benessere, l’apprendimento, la creatività, l’associazione di idee, il pensiero critico e la comprensione di concetti astratti.
Attraverso risonanze magnetiche funzionali, effettuate su volontari durante una serie di compiti differenti riguardanti la parola scritta a mano, si è potuto dimostrare che:
Nei bambini velocizza l’apprendimento della lettura.
Contribuisce a una maggior comprensione dei concetti astratti.
Il cervello lavora più in profondità.
Migliora la memoria sia a breve che lungo termine.
Aiuta a focalizzarsi e diminuisce la distrazione.
Stimola la creatività e l’associazione di idee.
E’ un buon esercizio cognitivo per rallentare i processi di invecchiamento cerebrale.
Rilassa come la meditazione, obbligando a fermarsi e concentrarsi maggiormente sul momento presente.
Sostituire l’abitudine della scrittura a mano, utilizzando soltanto computer e tablet, è certamente più veloce, permette la condivisione ed una migliore organizzazione dei materiali… Ma se utilizzato in maniera esclusiva o preponderante, soprattutto in età scolare, si rivela un limite ed una perdita di capacità e di potenzialità.
Quasi come potare le connessioni cerebrali, anzichè adoperarsi per crearne di nuove.
Inoltre limitiamo la creatività, controlliamo l’energia, la possibilità di proiettare la personalità su un foglio di carta, che in certi momenti assurge anche ad atto catartico delle nostre tensioni interiori.
Purtroppo in alcuni paesi (articolo del Corriere) si sta via via sostituendo l’apprendimento del corsivo col solo uso dello stampatello, utilizzando inoltre come dispositivi di apprendimento i tablet (articolo de La Stampa).
E in Italia? Il Ministro dell’Istruzione caldeggia l’utilizzo di smartphone e tablet in aula, con lo scopo di aiutare i ragazzi ad un utilizzo consapevole della rete, per imparare a contrastare fake news e cyberbullismo.
Il confine è sottile: se da una parte avvicinarsi il più possibile ai nostri giovani è auspicabile, (di modo che la scuola non resti indietro lasciando uno spazio vuoto educativo e formativo) dall’altra è importante mantenere la capacità di poter usare il nostro cervello al massimo delle sue potenzialità.
Sappiamo bene ormai come l’utilizzo della rete mini la memoria, invece di immagazzinare nuove nozioni il web diventa una sorta di hard disk esterno sempre reperibile. E spesso le informazioni che reperiamo non sono nemmeno vere.
Qui un video di Superquark sulla scrittura a mano:

Fonti
Mueller PA1, Oppenheimer DM2. The pen is mightier than the keyboard: advantages of longhand over laptop note taking. Psychol Sci. 2014 Jun;25(6):1159-68. PMID: 24760141. [PubMed] [Read by QxMD]
Kiefer M1, Schuler S2, Mayer C2, Trumpp NM2, Hille K2, Sachse S2. Handwriting or Typewriting? The Influence of Pen- or Keyboard-Based Writing Training on Reading and Writing Performance in Preschool Children. Adv Cogn Psychol. 2015 Dec 31;11(4):136-46. PMID: 26770286. [PubMed] [Read by QxMD]
James KH1, Engelhardt L2. The effects of handwriting experience on functional brain development in pre-literate children. Trends Neurosci Educ. 2012 Dec;1(1):32-42. PMID: 25541600. [PubMed] [Read by QxMD]
Scrivi un pensiero