Il ritorno a scuola del bambino balbuziente
Spesso la ripresa dell’attività scolastica fa tornare alla ribalta problematiche che sembravano sopite. Accade di sovente che la balbuzie del bambino migliori durante i mesi estivi, grazie alla minor pressione comunicativa e alla conseguente riduzione dello stress. Sappiamo infatti che balbuzie e stress sono concatenati, agiscono come un circolo vizioso che si autoalimenta.
Con il ritorno a scuola a volte la balbuzie manifesta un picco che delude i piccoli e i loro genitori, immersi nella speranza di una definitiva risoluzione di questa complessa sindrome del linguaggio.
Essere interrogati di fronte ai compagni di classe, intervenire, porre domande o peggio ancora dover leggere attendendo il proprio turno diventano fonti di vera sofferenza per l’alunno affetto da balbuzie conclamata. Può capitare che il bimbo rimanga in silenzio pur sapendo la risposta, che dica un risultato di un’operazione matematica per un altro (sostituzione della parola in cui percepisce l’arrivo del blocco), che eviti il momento dell’interrogazione chiedendo di uscire dall’aula con una scusa, pur conoscendo perfettamente la lezione … Rischiando così di sembrare agli occhi dell’insegnante diverso da ciò che è. Anzi, è frequente che i bambini balbuzienti siano particolarmente studiosi e precisi. Purtroppo non possiedono le armi adatte per poterlo dimostrare.
Se il bambino/adolescente balbuziente diventa anche vittima di prese in giro, delle risate di scherno dei compagni è quantomeno probabile che nel tempo manifesti comportamenti di chiusura, di evitamento delle situazioni temute o scoppi di aggressività/pianto che esprimono prepotentemente emozioni di ribellione e richiesta d’aiuto.
E’ comune ritenere che una sorta di timidezza caratteriale sia il fattore scatenante della balbuzie quando ne è semmai una diretta conseguenza.
Con il ritorno a scuola a volte la balbuzie manifesta un picco che delude i piccoli e i loro genitori, immersi nella speranza di una definitiva risoluzione di questa complessa sindrome del linguaggio.
Essere interrogati di fronte ai compagni di classe, intervenire, porre domande o peggio ancora dover leggere attendendo il proprio turno diventano fonti di vera sofferenza per l’alunno affetto da balbuzie conclamata. Può capitare che il bimbo rimanga in silenzio pur sapendo la risposta, che dica un risultato di un’operazione matematica per un altro (sostituzione della parola in cui percepisce l’arrivo del blocco), che eviti il momento dell’interrogazione chiedendo di uscire dall’aula con una scusa, pur conoscendo perfettamente la lezione … Rischiando così di sembrare agli occhi dell’insegnante diverso da ciò che è. Anzi, è frequente che i bambini balbuzienti siano particolarmente studiosi e precisi. Purtroppo non possiedono le armi adatte per poterlo dimostrare.
Se il bambino/adolescente balbuziente diventa anche vittima di prese in giro, delle risate di scherno dei compagni è quantomeno probabile che nel tempo manifesti comportamenti di chiusura, di evitamento delle situazioni temute o scoppi di aggressività/pianto che esprimono prepotentemente emozioni di ribellione e richiesta d’aiuto.
E’ comune ritenere che una sorta di timidezza caratteriale sia il fattore scatenante della balbuzie quando ne è semmai una diretta conseguenza.
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