Sensibilizzazione: la balbuzie e internet
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Una ricerca qualitativa , effettuata presso The City University of New York *, ha analizzato 365 email di un listserv americano sulla balbuzie, ed è emerso come internet possa essere un canale di sostegno reciproco e di mutamento a livello sociale. E’ difficile incontrare nella quotidianità altre persone che balbettano, così come è improbabile trovare altri luoghi, sebbene virtuali, dove poter esprimere le proprie emozioni con un così ampio contesto d’ascolto. Un posto dove poter condividere le discriminazioni, un posto dove iniziare quella che risulta spesso essere una evoluzione a tutto tondo della propria personalità. Scrivere e poter, di conseguenza, fluentemente comunicare, può aiutare a rimuovere gli ostacoli creati da un ambiente che spesso diventa una condizione disabilitante più della balbuzie stessa. Sia scritta che orale, la parola ha insito in sé il potenziale di creare nuove credenze nella società e lo sviluppo di una nuova consapevolezza di sé, migliore e meno stigmatizzata.
In Italia è attivo da svariati anni il forum della Comunità Italiana Balbuzienti (CIB), portato avanti con passione dai fondatori, moderatori e dai tantissimi partecipanti. Persone che vivono o hanno vissuto sulla loro pelle il disagio e che hanno voluto e saputo mettersi in gioco, confrontandosi e trasmettendo emozioni, notizie ed esperienze, con una costante opera di solidarietà, partecipazione ed empatia. Visitarlo è un inizio.
* Making rooms for words: people who stutter on the Internet. Brett G. Stoudt e Suzanne C. Ouellette. The Graduate Center of the City University of New York, USA. Pubblicato su : Qualitative Research in Psychology 2004; 1: 175-194
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